AL DI LÀ DEI CONFINI

Viaggio nel mondo dell’islam sulle tracce del grande avventuriero Ibn Baṭṭūṭa

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“Si è fatto, ormai, il mio cuore
capace di ogni forma:
per le gazzelle è un pascolo,
ed è convento ai monaci cristiani;
Si fa tempio per gli idoli,
e Ka’ba ai pellegrini;
tavola di Torà,
e libro del Corano.
Seguo la religione dell’amore:
in qualunque regione mi conducano
i cammelli d’amore, là si trovano
la mia credenza e la mia religione.”

      Ibn ʿArabī (Murcia 1165 – Damasco 1240)

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Ibn Baṭṭūṭa è considerato uno dei più grandi viaggiatori della storia. Vissuto pochi anni dopo Marco Polo, a differenza del veneziano Ibn Baṭṭūṭa non viaggiò per commercio o per affari, ma per soddisfare la sua curiosità e la sua ansia di vedere tutta “dār al-Islām”; infatti non abbandonò quasi mai le strade del mondo musulmano e anche le poche volte che accadde si fece ospitare all’interno della comunità islamica, come avvenne a Huangzhou.

Nato a Tangeri, partì dalla sua città nel 1325, a 21 anni, e vi fece ritorno nel 1349, dopo aver toccato tutti i territori del mondo islamico, dall’estremo Occidente del suo Marocco fino all’Indonesia, da Tangeri a Giacarta, passando per Egitto, Siria, per i luoghi sacri del Profeta, le Maldive, la Persia, fino appunto all’India, alla Cina e all’Indonesia.

Nel 2015, Erich Follath, scrittore e giornalista tedesco, decide di ripercorrere le tracce di Ibn Baṭṭūṭa e mette a confronto quello che il marocchino vide e descrisse nel suo diario di viaggio, “Al rihla” (I viaggi), con quello che invece trova lui quasi sette secoli dopo.

Ne esce un libro molto bello, che mostra un medioevo islamico colto, che ha dato i natali a grandi uomini di cultura come Ibn ʿArabī, Avicenna (Ibn Sīnā), Averroè (Ibn Rušd) e mille altri, e insieme descrive lo stesso mondo che oggi, nonostante tutti i problemi, ancora come allora produce cultura e bellezza.

Questo libro di Erich Follath, così come I viaggi di Ibn Battuta, entrambi editi da Einaudi, sono disponibili presso il bookshop del MAO.

(AL DI LÀ DEI CONFINI, E. Follath,
Einaudi, 2017)

A cura di Dario Costa